“Al più presto intendiamo andare in visita nel carcere di Regina Coeli: riteniamo che sia nostro dovere, come consiglieri regionali, renderci conto in prima persona delle realtà delle case circondariali, per fornire risposte consone a tutte le parti coinvolte e per confrontarci con la direttrice, con il personale e con i detenuti. La manifestazione di mercoledì 17 aprile, che ha visto il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio Stefano Anastasìa e la Garante di Roma Capitale Valentina Calderone annunciare la campagna di sensibilizzazione sul tema e la giornata di riflessione sui suicidi e sulle morti in carcere organizzata per il 18 aprile dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale sono iniziative che ci mettono davanti a quelle che sono nostre responsabilità, come politici e come amministratori: non dimenticare agenti e detenuti che si sono tolti la vita, le loro storie e i drammi vissuti, e al contempo fare nostro l’appello del Presidente Mattarella, per mettere in piedi interventi urgenti per frenare l’emergenza dei suicidi in carcere. Il carcere deve essere un luogo di riabilitazione, e per questo vanno affrontate, ognuno secondo le proprie responsabilità, tutte le tematiche più volte segnalate dal Garante della nostra Regione: il sovraffollamento, le misure alternative, le misure sanitarie, la carenza di personale, sono punti che vanno affrontati con forza, perché sono, semplicemente, una questione di civiltà che ci riguarda come amministrazione regionale, e che riguarda tutto il nostro Paese. E come tale va affrontata”, così in una nota Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, ed Emanuela Mari, presidente della Commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli.