Questa mattina Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, ha partecipato al VI Congresso Nazionale della UGL Autoferro.
Una occasione importante per mettere a fuoco lo stato di salute del settore e le istanze che arrivano dal sindacato e dai lavoratori.
“Intendo porgere sicuramente i miei migliori auguri a Fabio Milloch, segretario generale uscente, il quale, in quanto unitario, sarà chiamato a portare avanti il programma dei prossimi anni. Un saluto va alle delegate e ai delegati presenti in sala e agli amici Luca Malcotti, vicesegretario generale, al segretario regionale Armando Valiani e al segretario provinciale Lucio Valeri”, così Bertucci in apertura del suo intervento.
Il discorso si è subito spostato sullo stato di salute del settore. Ricordiamo infatti che la Regione Lazio contribuisce al sistema del TPL romano con oltre 240 milioni, e con 760 milioni in bilancio. “Come amministrazione regionale siamo fortemente presenti rispetto alle esigenze del settore Autoferro, senza dimenticare la presenza della società Laziomar”.
Il focus dell’intervento del segretario Milloch si è improntato sulla sicurezza sul lavoro. “Ho ascoltato con attenzione la relazione, e posso dire che facciamo immediatamente nostre, come Regione, le preoccupazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro esposte dal segretario. Porterò il quadro rappresentato all’attenzione dell’assessore Schiboni, e valuteremo tutte le azioni da porre in essere, come già sta facendo a livello nazionale con estrema attenzione il Ministro del Lavoro Marina Calderone”, prosegue il consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
“La soluzione può essere una soltanto: maggiore sicurezza, maggiore dignità, nella consapevolezza che il luogo di lavoro di chi sta guida un mezzo non è la rimessa ma il mezzo stesso. Si rende necessaria anche una forte sensibilizzazione delle amministrazione pubbliche, Regione compresa: un primo passo è certamente rappresentato dall’invitare gli enti pubblici a costituirsi parte civile nei confronti di tutti gli autori di aggressioni che spesso subiscono gli operatori del trasporto”, chiude Marco Bertucci.